Percorso
Ricordati di fare sempre attenzione alle previsioni del tempo.
Consigli sulle stagioni nelle quali intraprendere questa tratta.
STAGIONI CONSIGLIATE:
Informazioni sul percorso
DISLIVELLO: 149 m D+, -57 m D-
SVILUPPO: 20,3 km
DIFFICOLTÀ: E = Escursionistico
Questa tappa potrebbe venire considerata di livello di difficoltà T (= Turistico) se non fosse per via della lunghezza.
TEMPO DI PERCORRENZA: 6h
TEMPO DI PERCORRENZA PARZIALE: Cavour – Castello di Montebruno 1h 50min; Castello di Montebruno – Baudenasca 1h 30 min; Baudenasca – Pinerolo centro 1h 45min
PUNTI ACQUA: Cavour (partenza); Garzigliana con un distributore di acqua
Descrizione
Questa seconda tappa si sviluppa in pianura seguendo in buona parte la Ciclovia del Basso Pinerolese, tra frazioni, cascine, frutteti e castelli fino ad arrivare alla Città di Pinerolo. Attraverso la Strada delle mele, con i suoi meleti ben visibili, ci si sposta verso Pinerolo toccando il Castello di Montebruno, fino a Macello con il suo imponente Castello che subì diversi assedi e saccheggi, due dei quali sono avvenuti nel maggio 1595 ad opera del Duca di Lesdighieres e l’ultimo, portato dai giacobini francesi, del 1798.
Si prosegue verso il vasto Parco Villa Il Torrione, alle porte di Pinerolo, facente parte del progetto OrtensieTO distretto delle ortensie pinerolese, per terminare a Pinerolo con il suo bel centro medioevale e francese, dove è possibile sostare in uno dei suoi storici caffè e visitare la Città che fu francese per 120 anni.
Questa seconda tappa si sviluppa in pianura seguendo in buona parte la Ciclovia del Basso Pinerolese, tra frazioni, cascine, frutteti e castelli fino ad arrivare alla Città di Pinerolo.
Dalla Casaforte degli Acaja si imbocca via Roma, si gira successivamente a destra in via Vigone, si passa davanti alle scuole e poi si prende Via Nuova che passa da Babano parallelamente alla provinciale, quindi Via del Boschetto a sinistra raggiungendo la provinciale in regione Case Nuove.
In questo breve tratto si segue la Ciclovia del Basso Pinerolese, che coincide anche con la Strada delle Mele con i suoi meleti ben visibili lungo la strada. Si può quindi di nuovo evitare la provinciale spostandosi sulla parallela a destra per rientrare sulla strada all’altezza del Castello di Montebruno e dell’omonimo Santuario.
Ritornando poi sui propri passi, si prende Via Umberto I e si prosegue in direzione di Garzigliana, piccolo paesino circondato da campi di grano, qui si incontra anche un distributore di acqua dove poter ricaricare le borracce. Usciti dal paese si gira a destra a favore di Macello, che sarà la meta successiva. Si affronta una breve salita che porta sul ponte che attraversa il torrente Chisone e con un po’ di fortuna qui è possibile scorgere l’avifauna locale intenta nella ricerca di cibo lungo il torrente.
Dopo una pausa di osservazione della fauna selvatica si prosegue fino a Macello facendo una sosta in paese per ammirare il suo bellissimo Castello.
Uscendo da Macello si imbocca via della Rimembranza e successivamente Regione Bauleri sulla sinistra e proseguendo sulla stessa strada si incrociano numerose aziende agricole da cui ci si può rifornire per un sano snack campagnolo!
Si raggiunge in seguito la cittadina di Baudenasca e si continua sempre seguendo la strada principale. Proprio lungo la strada troviamo le indicazioni per il Parco Il Torrione, visitabile su prenotazione. Dimora storica di grande pregio artistico, è circondata da un parco notevole per bellezza e dimensioni che ospita, al suo interno, molti alberi antichi e una bella collezione di ortensie. Il parco, infatti, oltre a essere considerato un grande giardino italiano, fa parte della rete dell’OrtensieTO, il Distretto Pinerolese delle Ortensie.
https://www.iltorrione.com/la-dimora-il-parco.htm#parco
Superato il cavalcavia si è già in Pinerolo e si è quasi in dirittura d’arrivo, si abbandona la strada principale per girare in Via Achille Midana e si costeggia il verdeggiante parco, per girare a destra alla fine della via. Successivamente ci si immette sulla sinistra per prendere la ciclabile di Corso Torino, una delle vie principali di Pinerolo che costeggia il centro storico della città. Con una deviazione sulla destra in via Ernesto Bosio si arriva in prossimità della stazione ferroviaria di Pinerolo (nonché fermata di bus per/da Torino e le valli del pinerolese).
LUOGHI D’INTERESSE
In località Montebruno sono presenti alcuni resti del castello dei conti Rorengo Luserna Campiglione, distrutto nel corso delle guerre franco-piemontesi alla fine del ‘500. Accanto a questi sorge il Santuario di Montebruno dedicato a Maria. Posato su una costruzione risalente a prima dell’anno mille, l’attuale santuario è figlio di una ricostruzione novecentesca dopo che un’alluvione distrusse il precedente. Al suo interno sono da segnalare interessanti testimonianze di arte pittorica piemontese. In centro al paese troneggia la chiesa barocca del 1750, opera dell’architetto Prunotto di Pinerolo su un disegno dell’architetto Filippo Juvarra.
Fonte: Alpi fortificate
Nato come costruzione fortificata a carattere militare nel XIII secolo, con la sua struttura tipicamente medioevale, il Castello di Macello emerge dal verde di un magnifico parco secolare racchiuso nelle antiche mura. Viene poi rimaneggiato con trasformazioni barocche inserite nel primitivo tessuto medievale e adibito a residenza signorile. Nel XIII secolo, nei pressi del primitivo nucleo dell’attuale paese, Filippo Principe d’Acaja fece costruire il Castello. Gli assedi e i saccheggi portati al castello, di cui esiste una certezza storica, sono quattro. Uno risale al 1373, il secondo al 1391, il terzo è del maggio 1595 ad opera del Duca di Lesdighieres e l’ultimo, portato dai giacobini francesi, del 1798.
Fonte: Wikipedia, Castello di Macello, Comune di Macello
La Villa del marchese Doria Lamba di Pinerolo è un complesso d’origine medioevale che si è ingrandito nel tempo sino a raggiungere, agli inizi dell’ottocento, la struttura attuale d’elevato pregio artistico nella sua forma neoclassica. Appartenuta inizialmente alla nobile famiglia pinerolese dei Trucchietti, feudatari della Val San Martino (attuale Val Germanasca), quindi dei Conti Canera di Salasco, il fortilizio (di cui restano le basi scarpate del torrione medioevale nei sotterranei della villa) fu trasformato, nel seicento, in villa di campagna con ampi giardini. Oggi è luogo incantevole meta di visite al suo grande parco inserito nel circuito OrtensieTo Distretto delle ortensie Pinerolese.
Fonte: Visita Pinerolo, Il Torrione
I paesaggi di questa tappa
Il decalogo del viaggiatore
Prima di partire ricordati sempre queste poche regole utili ad organizzare e gestire il tuo cammino
1. Consulta sempre le previsioni del tempo
2. Utilizza un abbigliamento adeguato al percorso scelto
3. Scarica la traccia GPX sul tuo cellulare
4. In caso di emergenza chiama il 112
5. Avvisa sempre qualcuno della tua partenza e informalo sul percorso
6. Rispetta la flora, la fauna e le colture
7. Non gettare per terra fazzoletti di carta, lattine, bottiglie e sigarette
8. Riporta a casa i tuoi rifiuti o aspetta di trovare un cestino