La Città francese per 120 anni

Escursionisti
3

La Città francese per 120 anni

Pinerolo (To)

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La Città francese per 120 anni

Pinerolo (To)

NB: Inserire immagine come parallax nella colonna e non nella sezione

(sono un blocco nascosto, non mi vedrai a frontend)

Percorso

Ricordati di fare sempre attenzione alle previsioni del tempo.
Consigli sulle stagioni nelle quali intraprendere questa tratta.

STAGIONI CONSIGLIATE:         

Informazioni sul percorso

  DISLIVELLO: 97m D+, 84m D-

  SVILUPPO: 5 km

  DIFFICOLTÀ: T = Turistico

  TEMPO DI PERCORRENZA: 2h

Descrizione

(Alle porte d’Italia di Edmondo De Amicis)

Vista dall’alto, posta com’è all’imboccatura di due bellissime valli, ai piedi delle Alpi Cozie, davanti ad una pianura vastissima, seminata di centinaia di villaggi, che paiono isole bianche in un vasto mare verde e immobile, è la città più bella del Piemonte.

La cornice maestosa delle Alpi, la natura rigogliosa delle Valli del Pinerolese, la storia  del suo passato, le bontà enogastronomiche dei suoi piatti tipici la rendono una meta imperdibile e una Città tutta da scoprire.

La tappa di Pinerolo vi porta alla scoperta del passato francese della Città che subì ben tre dominazioni francesi e fu città francese per ben 120 anni in tre periodi diversi tra il 1536 e il 1814. Si percorre il bellissimo centro storico medioevale con i suoi caffè, i dolci tipici, la torta Zurigo, i Pinerolesi al rum, il panettone prodotto in città, il cioccolato, poi, lungo via Principi d’Acaja si incontrano i più importanti edifici storici della Città, dalla mostra sulla Pinerolo francese nella Chiesa di S. Agostino (dove si narra la leggenda della Maschera di Ferro), alla medioevale Casa del Senato, fino al colle dove si trova la Basilica di San Maurizio, un tempo accesso alla Cittadella fortificata di Pinerolo, oggi una terrazza meravigliosa sulla città, sulla pianura pinerolese e sul Monviso.

La partenza del percorso in Pinerolo centro è alla stazione ferroviaria, nonché fermata autobus da/per Torino e le valli, che si affaccia su piazza Giuseppe Garibaldi, dove sono presenti dei pannelli turistici con elencati i servizi disponibili in città e la partenza del percorso per escursionisti che da Pinerolo va in direzione Rifugio Casa Canada, in Val Lemina.

Dalla piazza ci si incammina in via Cesare Battisti, si oltrepassa la Biblioteca Civica e si arriva in Piazza Vittorio Veneto, dove si svolge ogni mercoledì e ogni sabato mattina un grande e variegato mercato con ortaggi, frutta e verdura, prodotti del territorio e abbigliamento di diverso tipo. Sulla piazza si affaccia Palazzo Vittone, edificio che ospita i musei civici: la pinacoteca e il museo etnografico del pinerolese. Sul lato opposto si trova il Teatro Sociale e proseguendo su via Cesare Battisti si incontrano il Municipio, che ha sede in un edificio che nel ‘600 era un arsenale, e leggermente più avanti l’ufficio turistico di Pinerolo. Via Cesare Battisti diventa quindi via del Duomo e si entra nel centro storico più vissuto della città: nucleo della vita e della movida pinerolese. Ci sono locali con i loro dehors, prodotti tipici, e negozi per tutti i gusti. Continuando su via del Duomo si passa nei pressi del Museo del Mutuo Soccorso e del Museo Diocesano e si arriva in piazza S. Donato, la piazza che ospita la Cattedrale di Pinerolo, il Duomo molto suggestivo.

Si prosegue fino a incrociare via Principi d’Acaja e si gira a destra per iniziare a salire dolcemente verso la collina. Appena imboccata la salita sulla sinistra si incontra la Chiesa di S. Agostino (o S.Maria Liberatrice) dove è custodita la mostra permanente sulla Pinerolo francese. All’altezza del bellissimo medioevale palazzo del Senato, si può osservare una statua in bronzo rappresentante un lupo che osserva dall’alto delle terrazze Acaja. Questa opera è parte di un progetto denominato “Scultura Diffusa, nato in occasione della biennale d’arte” e l’autore è Davide Rivalta.

Si giunge quindi alla Basilica di S. Maurizio, costruita intorno all’anno mille,  (in epoca francese racchiusa in possenti mura) nacque come chiesa e divenne in seguito basilica; al suo interno vi sono decorazioni con il Giglio di Francia.  Qui il percorso delle Strade dei Forti si interseca con altri itinerari: Scopricollina e il sentiero diretto al Rifugio Melano-Casa Canada.

Scopricollina è un percorso ciclopedonale nato nel 2021, a libera fruizione e che si sviluppa ad anello per 10 km circa e permette di andare alla scoperta di vicende storiche, significati culturali e patrimonio agricolo e naturalistico collinare. Lungo il percorso si incontrano sagome di corten: si tratta di opere artigianali raffiguranti personaggi o elementi storici/culturali importanti e ognuna reca una didascalia e un codice QR che permettono di poter approfondire i contenuti cui la sagoma si riferisce.

Se si gira attorno alla basilica si arriva in una bella terrazza panoramica con una Chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie.

Dalla terrazza si scorgono gli alberi di Villa Prever, inserita nella rete dell’OrtensieTO, distretto pinerolese delle ortensie, ovvero il cosiddetto’“Ortensieto diffuso” del Pinerolese. Il percorso di Scopricollina passa anche da questa dimora storica.

Per proseguire si prende nuovamente via Principi d’Acaja per poi girare a destra subito in via al Castello/ via Iacopino Longo in discesa, e di nuovo in via Ortensia di Piossasco, dove si incontra la sua sagoma in corten. Reale o mitologica Ortensia di Piossasco è una figura legata profondamente alla storia di Pinerolo. Senza di lei infatti durante un attacco (a sorpresa) i francesi avrebbero potuto assediare la città e cambiarne la storia. Si dice che sia stata lei, in assenza del marito governatore, a capitanare la difesa dalle mura e a respingere l’attacco, salvando Pinerolo.

Seguendo ancora la via si cammina su un pezzo di strada della Pinerolo francese, costruita originariamente su degli archi di cui poco o nulla è rimasto dopo lo smantellamento effettuato a cavallo tra il ‘600 e il ‘700 ad opera dei Savoia.

Arrivati all’incrocio con stradale Fenestrelle ci si può affacciare su piazza Matteotti e sui giardini De Amicis, dai quali è possibile intravedere il Tempio Valdese.

Si gira quindi a destra in stradale Fenestrelle, che poi diventa via Nazionale, e la si segue fino all’incrocio con via Priolo. Questo tratto è molto piacevole perché è possibile camminare lungo il viale alberato a fianco alla pista ciclabile. Giunti in via Priolo si gira a destra per arrivare dopo pochi metri alla Chiesa di San Verano, già Abbazia di Santa Maria.

Scendere su via Priolo e proseguire su via Madonnina, passando davanti al cinema Hollywood, fino a incrociare la ciclabile su via Giustetto, quindi girare a destra e continuare fino alla rotonda di via Battitore, partenza della tappa successiva.

LUOGHI D’INTERESSE

La Collezione Civica d’Arte di Pinerolo è ospitata all’interno di Palazzo Vittone, mirabile esempio di architettura del tardo Barocco, in stile Rococò, commissionato da Carlo Emanuele III di Savoia, progettato dall’architetto Bernardo Antonio Vittone (1704 – 1770 Torino) ed eretto a partire dal 1740. La collezione si presenta ricca di numerose opere di alto valore artistico-culturale e particolarmente eterogenea per quel che riguarda gli stili, i generi, le tecniche e i media artistici, che spaziano dalla pittura alla scultura all’incisione.

La collezione, che documenta la fecondità artistica pinerolese e piemontese, include opere di Lorenzo Delleani, Giacomo Grosso, Felice Carena, Ernesto Bertea, Enrico Reycend, Leonardo Bistolfi, Davide Calandra, per citarne solo alcuni.

Fonte: Comune di Pinerolo

INGRESSO LATERALE DEL MUNICIPIO DI PINEROLO

L’attuale sede del Comune di Pinerolo si trova all’interno del bastione detto di “Montmorency”, voluto da Vauban in seguito al 1670. Sorse inglobando il precedente bastione quadrato realizzato durante il breve governo sabaudo tra le due dominazioni francesi (1574-1630). Dopo la presa da parte dei Savoia della città e la demolizione delle mura di fortificazione (la cinta muraria fu abbattuta dagli stessi francesi prima di consegnare la città ai Savoia nel 1696, fu dominata poi per una terza volta dai francesi, dal 1801 al 1814 per un totale di 120 anni), il bastione venne in parte utilizzato come carcere e in parte come Municipio della città.

Fonte

Nel 1848, il 12 ottobre, nacque a Pinerolo la prima Società Generale Operaia, aperta ai lavoratori di ogni arte e mestiere. Il Museo, allestito nella sede della Società del Mutuo Soccorso si presenta con un allestimento che riguarda  le attività delle società ed i concetti di reciprocanza, solidarietà. Un Museo in tredici sale, ciascuna dedicata ad un tema rilevante nella storia e nella tradizione del mutualismo: l’aiuto concreto ai soci ammalati, l’istruzione, le feste sociali, le bandiere e l’allestimento evocativo e suggestivo di uno spazio dedicato alle Società di Mutuo Soccorso fondate dagli emigrati italiani in ogni parte del mondo.

Sito web

Fonte: Visita Pinerolo

Il Museo Storico dell’Arma di Cavalleria cha ha sede a Pinerolo nell’antica Caserma Principe Amedeo, fu inaugurato ed aperto al pubblico nel 1968. Grazie ai suoi 5.500 mq. di aree espositive divise in tre piani, 42 sale e 240 vetrine, offre una preziosa collezione di oltre 20.000 cimeli che descrivono la storia della Cavalleria Sabauda ed Italiana dal ‘700 ai giorni nostri. Tutto ciò lo rende uno tra i più ricchi Musei Militari a livello Europeo. All’interno dello storico edificio, dove a partire dai primi del ‘900 ad opera del Capitano Federigo Caprilli è stato esportato in tutto il mondo il moderno metodo di montare a cavallo, tuttora in auge, sono presenti numerose collezioni di pregio e reperti unici comeil primo Stendardo di Cavalleria di cui si abbia notizia che risale alla prima metà del ‘700.

Fonte: Visita Pinerolo

Il Duomo, dedicato a San Donato di Arezzo, fu fin dal sorgere del borgo di Pinerolo il cuore della città. La cattedrale, originariamente in stile romanico, subì nei secoli ripetuti rimaneggiamenti che hanno portato all’attuale struttura in stile neogotico. La facciata del Duomo presenta tre portali sormontati da lunette e fu affrescata dai pittori Vacca e Rollini. Il dipinto della Sindone nella lunetta del portale destro ricorda che il famoso sudario fu presente a Pinerolo e venne esposto proprio su questa piazza, probabilmente nella primavera del 1478. Segni delle dominazioni francesi sono presenti nella Chiesa: gli stalli del Coro del 1689, con ornati floreali che terminano con il giglio simbolo del Re di Francia; il Leggio del 16920 donato dal Canonico Belli, sormontato dall’aquila bicipite ed ornato sullo zoccolo da 4 delfini coronati. La piazza antistante il Duomo è oggi uno spazio riservato alle passeggiate, ad eventi o anche solo a una piacevole sosta tra il profumo delle vicine pasticcerie.

Fonte: Comune di Pinerolo

Pinerolo è ricca di storia, di attrazioni, di bellezze architettoniche e artistiche.

La cittadina cara a Edmondo De Amicis, è caratterizzata da un centro storico in sanpietrini, dal fascino che si perde nei secoli, fatto di vicoletti medievali, palazzi antichi, botteghe tradizionali, allegri bar, storiche pasticcerie e panetterie dai vecchi arredi, sotto i portici.

Ecco gli edifici più significativi che potete incontrare, girando, comodamente, a piedi: la Cattedrale (il Duomo di San Donato), il Palazzo del Senato, il Palazzo dei Principi D’Acaja, la Chiesa di San Maurizio, il Santuario Madonna delle Grazie, la Chiesa di Sant’Agostino, la Chiesa di Santa Croce, la Chiesa di San Domenico, Palazzo Vittone, la Casa del Vicario, la Cavallerizza Caprilli, la Biblioteca e i suoi giardini.

Fonte: Proloco

Edificato nella prima metà del ‘400 per ospitare i principali uffici pubblici della città, divenne poi sede del Consiglio Cismontano degli stati sabaudi al di qua delle Alpi, successivamente, sede del Consiglio Sovrano durante la seconda dominazione francese. Il palazzo, fatto costruire da Lodovico d’Acaja come sede della Curia Pineroliensis (tribunale) nel XV secolo, si presenta pressoché integro nelle primitive strutture.

Fonte: Comune di Pinerolo, Visita Pinerolo

La chiesa di Santa Maria Liberatrice, nota anche come Chiesa di Sant’Agostino, venne edificata nel 1630 dal Comune di Pinerolo come voto alla Vergine in ringraziamento della cessazione della peste durante la seconda dominazione francese.

Si affaccia su uno spazio adiacente via Principi D’Acaia, l’antica via dei Doreri, nel medioevo era il più importante collegamento tra il Borgo, sorto sul colle di San Maurizio, e il Piano, sviluppato attorno al Duomo di San Donato. Tra le opere d’arte di maggior pregio conservate va ricordato l’altare maggiore in stucco. Interessante è pure una pala che ritrae la Vergine nell’atto di proteggere la città di Pinerolo dalla peste. Ora è sede della mostra permanente sulla Pinerolo francese.

Fonte: Comune di Pinerolo, Ministero della cultura

La chiesa di San Maurizio viene citata nel 1078 e nel 1222. L’edificio venne rimaneggiato nel 1442 e poi ricostruito in stile tardo-gotico tra il 1463 ed il 1470. Subì ritocchi a più riprese fino al 1618. I ripetuti interventi del secolo XIX hanno segnato pesantemente le strutture e l’aspetto dell’edificio: nel 1840 il rimaneggiamento della facciata ha cancellato un’iscrizione che ricordava come si dovesse all’intervento di Carlo Emanuele di Savoia il completamento dei precedenti lavori. Nella chiesa sono ancora presenti numerosi gigli di Francia e dipinti risalenti all’epoca francese. Attiguo all’abside, con orientamento opposto a quello della chiesa, si trova il Santuario della Madonna delle Grazie, sorto su una cappella cinquecentesca.

Fonte

La nobildonna Ortensia di Piossasco, ai tempi di Carlo Emanuele I, salvò Pinerolo da un assedio francese che avrebbe cambiato la storia della nostra città. Assente il marito, Carlo Valperga di Rivara, governatore della città per conto dei Savoia, riuscì a sventare un attacco condotto dalle truppe d’oltralpe (guidate da Lesdiguières), nel settembre del 1592, capitanando le forze di difesa dalle mura e respingendo l’assalto alla fortezza dei Savoia.Ma potrebbe essere solo una leggenda…

In ogni caso, a lei è stata dedicata una via del centro storico di Pinerolo, vicino alla chiesa di Santa Croce.

Fonte: Visita Pinerolo, Made in Pinerolo

Situata nel centro di Pinerolo la villa Liberty è ospitata all’interno di un bel parco con parco giochi e piccolo laghetto facente parte della rete dei parchi OrtensieTo – Distretto delle Ortensie Pinerolese, oltre 100 ortensie accolgono il visitatore.

Fonte: Visita Pinerolo

A Pinerolo, dopo l’emancipazione delle minoranze religiose nel 1848, i valdesi si riuniscono a Casa Monnet, acquistata per la comunità nascente e sostenuta con fondi svizzeri e americani, e in seguito nel Tempio, diventando chiesa autonoma nel 1886.

Il tempio di Pinerolo fu inaugurato ufficialmente il 29 giugno 1860; il locale di culto propriamente detto si trovava al primo piano, mentre il piano terreno era destinato ad ospitare una scuola aperta anche ad allievi non valdesi. Nello stesso anno Pinerolo divenne una delle stazioni del Comitato di evangelizzazione incaricato di interessarsi delle opere valdesi al di fuori delle Valli. Arrivando ai giorni nostri: nel 2000 viene restaurato l’esterno del Tempio con la ripresa dei colori originari, tipici dell’architettura dei templi valdesi.

Sito web

Fonte: Piemonte sacro

La chiesa parrocchiale di San Verano è la chiesa monastica dell’Abbazia benedettina di Santa Maria, fondata dalla contessa Adelaide di Torino, che tra il 1064 e il 1078 la dotava di beni e di un vasto territorio che si estendeva dall’alta val Chisone fino al fiume Po. La potente Abbazia, che nel 1073 veniva elevata al rango episcopale dal pontefice, era popolata da monaci claustrali Benedettini Neri, provenienti dalla Sacra di S. Michele, fu retta da 28 abati ed il suo dominio durò oltre tre secoli, dal 1064 al 1433: successivamente a questo periodo sarebbe stata affidata ad abati secolari commendatari.

Fonte

I paesaggi di questa tappa

Altre informazioni utili

PERNOTTARE

Cavour: agriturismi, affittacamere, area camper, b&b, hotel
Pinerolo: agriturismi, affittacamere, area camper, b&b, hotel

SPOSTARSI

Trasporti pubblici: si

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Pinerolo: agriturismi, affittacamere, area camper, b&b, hotel

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Trasporti pubblici: si

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