Nel cuore del Parco Alpi Cozie

Escursionisti
9

Nel cuore del Parco Alpi Cozie

Casa Assietta - Laval/Pragelato (To)

Escursionisti
9

Nel cuore del Parco Alpi Cozie

Casa Assietta - Laval/Pragelato (To)

NB: Inserire immagine come parallax nella colonna e non nella sezione

(sono un blocco nascosto, non mi vedrai a frontend)

Percorso

Ricordati di fare sempre attenzione alle previsioni del tempo.
Consigli sulle stagioni nelle quali intraprendere questa tratta.

STAGIONI CONSIGLIATE:      

Attenzione

Informazioni sul percorso

  DISLIVELLO: 417 D+, 1.280 D-

  SVILUPPO: 24 km

  DIFFICOLTÀ: E = Escursionisti
Questa tappa presenta un primo tratto in cui si cammina seguendo la strada militare panoramica e in cui si alternano sali scendi. Consigliamo di partire presto il mattino se si tratta di una giornata di apertura ai veicoli motorizzati in modo da non incontrarne troppi. Durante il periodo estivo (luglio/agosto) le giornate di chiusura ai mezzi motorizzati sono il mercoledì e il sabato.
Il secondo tratto è in discesa ed è abbastanza lungo e in gran parte su sentiero. Consigliamo bastoncini da trekking.
L’ultimo tratto è più pianeggiante e si svolge all’interno di Pragelato e infine lungo il torrente Chisone.

  TEMPO DI PERCORRENZA: 8h comprese le pause ma senza giro turistico nel centro di Pragelato

  TEMPO DI PERCORRENZA PARZIALE: Casa Assietta- bivio Gran Costa 10 min; se si desidera fare una deviazione per il Monte Gran costa e la sua Fortificazione Panoramica si deve aggiungere 1 h circa (tra salita, visita e discesa); Gran Costa –  Colle Costapiana passando per Monte Genevris e Faro degli Alpini 2h50; quindi da Casa Assietta al Colle di Costapiana compresa la deviazione al Forte Gran Costa 4h totali, altrimenti senza deviazione per Forte Gran Costa 3h; Colle di Costapiana – borgata Allevé – Pragelato Granges 1h 45 min ;Pragelato Granges – Mulino di Laval 1h 10 min

  PUNTI D’ACQUA: lungo il percorso di questa tappa sono presenti due sorgenti (di cui solo una si trova senza dover compiere una deviazione), attive in anni piovosi ma è possibile che siano secche in anni siccitosi per tanto si consiglia di partire con un’adeguata scorta di acqua nello zaino

Descrizione

Una tappa  splendida che prosegue lungo la Strada dell’Assietta fino al Colle di Costapiana: la più famosa strada militare delle Alpi Occidentali è conosciuta come il percorso militare più alto d’Europa, toccando quota 2.550m. Su di un fondo stradale sterrato bici ed escursionisti passeggiano a notevoli altezze godendo di panorami unici sia sul lato Val Chisone, che su quello Val Susa.

Lungo il percorso si possono incontrare resti di antiche fortificazioni, dal Forte Gran Costa, ai bunker del Genevris. Giunti a Costapiana, dove i Valdesi, di ritorno dal Glorioso Rimpatrio rividero le proprie valli, inizia la discesa verso l’abitato di Pragelato nota stazione sciistica di sci nordico, con il Museo del Costume, degli Escartons e locali tipici, inoltrandosi poi nella bella Val Troncea, detta la Valle dei Fiori. 

      Le Strade dei Forti percorre una parte del Sentiero del Glorioso Rimpatrio dei Valdesi 

Itinerario che si distingue in tre diverse parti: la prima su strada militare si caratterizza per essere molto panoramica; la seconda su sentiero, si snoda in discesa tra boschi e praterie alpine fino alla borgata Allevé e scende ancora verso Pragelato (“centro”) Granges e Rivets; la terza da Pragelato Rivets al Rifugio Mulino di Laval costeggia il torrente Chisone. La bellezza di questo tratto di percorso si trova nella varietà di paesaggi e di ambienti che offre questa tappa: si passa dalla montagna di praterie in quota e rocce, al bosco di conifere al quale si affaccia ancora qualche temeraria latifoglia, al centro della cittadina di Pragelato, con le sue case tipiche e la sua storia fino ad arrivare all’imbocco della Val Troncea seguendo dolcemente il torrente.

Dal Rifugio Casa Assietta ci si incammina sulla strada militare in direzione Col Blegier e Colle di Costapiana e dopo 10-15 minuti circa si incontra a sinistra il bivio per il Forte Gran Costa. E’ possibile fare una deviazione per raggiungere la fortificazione che merita una visita per via della sua ottima posizione. In cima (2.615 m d’altitudine) si trovano i resti del forte e si può godere di un punto panoramico eccezionale sulla Val Chisone e la Val Troncea da un lato e sulla Val di Susa e le montagne e i ghiacciai francesi dall’altro. La strada prosegue e subito dopo il bivio per il Gran Costa è possibile osservare sulla sinistra i prati con una delle fioriture tipiche e più rappresentative dei paesaggi in quota sulle Alpi: le stelle alpine.

Proseguendo lungo la strada si oltrepassa il Col Lauson e si arriva al Col Blegier. All’arrivo al Col Blegier si trova un pannello informativo dei Parchi Alpi Cozie a tema “Le acque nei Parchi Alpi Cozie”. Affacciandosi sul lato valsusino, infatti, è possibile osservare la torbiera del Col Blegier, uno dei luoghi più interessanti del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand (che fa parte dei Parchi Alpi Cozie) https://www.parchialpicozie.it/page/view/la-torbiera-del-blegier/

Se si desidera si può fare una deviazione per visitare l’area della torbiera che è delimitata da recinzione e pannelli esplicativi. Questo ambiente umido è infatti prezioso e importante per la flora e la fauna dell’area poiché permette a tante specie di vivere.

Dal Col Blegier la strada riprende in salita in direzione Monte Genevris e Colle di Costapiana. In 35/40 min si arriva al Monte Genevris dove è possibile osservare i resti dei ricoveri militari del Monte Genevris e proseguire o lungo la strada fino al colle di Costapiana oppure deviare per il Faro degli Alpini, luogo panoramico. Dal Faro si possono osservare Oulx, Bardonecchia, les Ecrins e l’Haute Savoie e le torri del forte dello Chaberton che svettano sulla cima tipicamente mozzata della montagna stessa. Se si è intrapresa la deviazione per il faro si può tornare indietro sul sentiero di salita fino ad andare a riprendere a strada militare oppure prendere il sentiero che prosegue scendendo dopo il faro e che si ricongiunge con la strada. E’ un sentiero largo in cresta e ben visibile, percorrendolo si incontrano due tornanti, si continua a seguirlo fino a scorgere sulla destra il bunker del Monte Genevris e infine giungere a Colle di Costapiana.

Dal colle si abbandona la strada per prendere il sentiero in discesa in direzione Allevé. Sul palo che porta le indicazioni sentieristiche c’è anche un cartello con QR code delle “Strade dei Forti”. Seguire i paletti con segni bianco-rossi. Al primo bivio proseguire dritto e ignorare le indicazioni per Moncrons e l’altra traccia a destra. Al bivio successivo, dove c’è un palo con indicazioni sentieristiche, prendere il sentiero centrale che attraversa il ruscello, e seguire bivio 326a direzione borgata Rif-Pragelato (ignorare l’indicazione per Giarrasson e quella con solo indicato Rif). Al bivio successivo continuare sul sentiero principale che diventa strada sterrata e seguire sempre le indicazioni per Allevé.  Allevé è una bellissima borgata che si trova sul versante soleggiato e fa parte del comune di Pragelato. C’è una fontana con acqua potabile e una locanda nella piazzetta principale nel caso si cercasse ristoro. Da qui il sentiero, dalla piazza principale, prosegue in discesa fino a frazione Granges di Pragelato. Quando il sentiero si immette su strada asfaltata girare a destra e subito dopo a sinistra dove si trova l’indicazione per Granges. Proseguendo dritto dentro la stradina centrale della frazione si incontra un’antica fontana del ‘600 e si può attraversare la SR23 all’altezza dell’Albergo Passet. Superando l’albergo Passet girare a sinistra e proseguire dritto fino a frazione Rivets. Questa borgata è ben riconoscibile grazie alle numerose opere d’arte e murales che ne colorano e abbelliscono l’ingresso. Qui si trovano due Musei: Casa Escartons e il Museo del Costume di Pragelato. Si tratta di due musei molto interessanti da visitare che raccontano aspetti importanti della storia della Val Chisone e di Pragelato. Per informazioni su costi e orari di apertura si può fare riferimento all’ufficio Turistico di Pragelato (https://www.turismotorino.org/it/turismo-torino-e-provincia/contattaci/pragelato-ufficio-del-turismo) e alla sede del Parco della Val Troncea – Ente Parchi Alpi Cozie (https://www.parchialpicozie.it/page/view/parco-naturale-della-val-troncea/). A Pragelato frazione Ruà è inoltre visitabile presso la sede del Parco Naturale della Val Troncea, il Museo Naturalistico del Parco, che ne analizza vari aspetti: il bosco, le forme del paesaggio, l’architettura tradizionale e la storia. Nei cassetti e nelle teche sono inoltre presenti reperti di origine botanica, faunistica e geologica.  La tappa prosegue per il rifugio Mulino di Laval ma è possibile interromperla qui qualora si desiderasse visitare Pragelato, i suoi dintorni e i suoi musei. Sono presenti diverse strutture ricettive su tutto il Comune e la domenica mattina, nella piazza dell’Ufficio del Turismo, c’è il tradizionale mercato che offre, oltre che banchi di frutta e verdura, anche banchi di prodotti tipici e attrezzatura tecnica per sport outdoor.

Se si decide di proseguire all’altezza del bar Rivets d’Or ci si immette sulla strada lungo torrente e si prosegue in direzione Val Troncea. Da qui è possibile osservare i trampolini per il salto in lungo, costruito in occasione dei Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Al momento i trampolini non vengono più utilizzati. Da qui si prosegue seguendo fedelmente la strada che costeggia il torrente Chisone (e che d’inverno è parte della Pista di Sci di Fondo), si supera il Centro Fondo Olimpico Pragelato, il parcheggio all’imbocco della Val Troncea dove ci sono i pannelli informativi dei Parchi Alpi Cozie e si giunge al rifugio Mulino di Laval.

LUOGHI D’INTERESSE

Costruito negli anni 1888-1889 sull’omonimo monte prospiciente la batteria del Mottas, mai utilizzato in battaglia, fu poi smantellato tra il 1915 e il 1928. La struttura era composta da un vasto baraccamento e un magazzino per le artiglierie, oltre che da un piccolo edificio atto al caricamento dei proietti e da una polveriera sotterranea.
La dotazione offensiva della batteria era costituita da svariate postazioni, delle quali sono ancora visibili i basamenti in pietra, collegate tra di loro da una strada coperta con banchina per i fucilieri.

Fonte

Nell’agosto del 1689 i valdesi, di ritorno dall’esilio, arrivarono a Costapiana (2313 metri), sopra Pragelato. Di fronte a loro si presentò lo spettacolo delle Valli valdesi che erano stati costretti, dall’esercito dei Savoia e del re di Francia, ad abbandonare tre anni prima. Da lì ricominciò la battaglia per la riconquista del diritto di vivere sulle loro terre.

Fonte: Parchi Alpi Cozie;  invalchisone.it

Un percorso di montagna, un itinerario storico, culturale, simbolo del ritorno alla propria terra, alle proprie case e alla libertà di professare la propria fede: questo è il percorso del Glorioso Rimpatrio. Un viaggio che ebbe inizio la notte del 16 agosto 1689, due anni dopo l’esilio forzato, quando meno di 1000 uomini si incamminarono dalle sponde del lago Lemano verso la Savoia, con la speranza di tornare nelle proprie valli in Piemonte.

Oggi l’itinerario si sviluppa per 21 tappe e prende il via proprio dalle sponde lago, dal paesino di Nernier e si attraversano le Alpi. Il tratto italiano incomincia al Col Clapier per arrivare infine a Bobbio Pellice, presso il monumento di Sibaud. È un percorso escursionistico che non presenta difficoltà tecniche particolari se non la lunghezza e

Fonte: Le strade dei Valdesi

All’interno del Parco (Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie), sono presenti opere fortificate costruite tra il 1938 ed il 1942 e nella maggior parte dei casi mai terminate, facenti parte del Vallo Alpino, voluto da Mussolini e costruito prima della Seconda Guerra Mondiale, per proteggere il confine italiano dai paesi limitrofi (Francia, Svizzera, Austria e Jugoslavia). Tre bunker si trovano sul monte Genevris, due bunker mascherati da grange a Monfol, opere fortificate in caverna non completate sopra Monfol, nel Bergà e nei pressi del Gad dove è pure presente, fuori dai confini del Parco, il trincerone anticarro di Ponte Ventoso.

Fonte: Parchi Alpi Cozie; Atlante delle opere fortificate

Il monte Genevris è una montagna delle Alpi Cozie. La sua anticima occidentale è alta 2.536 metri, mentre la cima orientale, spesso innominata sulle carte, è alta 2.545 metri.

La montagna domina l’abitato di Sauze d’Oulx. La vetta si trova sulla cresta che separa la valle di Susa dalla val Chisone, all’interno del parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand. Verso sud il Colle Costapiana (2.313 metri) la separa dalla Punta di Moncrons, mentre a nord-est il crinale continua con il Colle Blegier (2.381 metri) e l’omonima montagna. Sulla sua anticima occidentale si trovano una tavola di orientamento ed il Faro degli Alpini (donato dalla Marina militare italiana, in memoria dei soldati caduti in guerra), mentre il punto culminante è situato poco più a nord-est, a 2.545 metri di quota, ed è segnalato da una croce di vetta metallica.

Fonte: Wikipedia
Approfondimento: Itinerari montagnaesploro e fotografo

Nel dicembre del 2002, il Museo del Costume e delle Tradizioni delle genti alpine ha riaperto nella nuova sede, appositamente acquistata e restaurata dall’amministrazione comunale, in Borgata Rivet. Nei suggestivi spazi dell’ultracentenaria casa, il Museo, punto di ricerca dell’identità culturale di Pragelato e della valorizzazione del costume e della lingua, raccoglie una serie di oggetti d’uso quotidiano, in casa e sul lavoro, presentati in differenti ambienti: la stalla, la cucina, la camera da letto, il fienile, la cantina.

Ambienti dove si respira il passato e si rivivono scene di vita quotidiana ad esso legato, la laboriosità della gente di montagna e la sua vitale propensione alla vita comunitaria.

Fonte: Comune di Pragelato

La Casa degli Escartons “Alex Berton” permette di scoprire la raffinata architettura che contraddistingue questo splendido angolo delle Alpi Cozie. Il sapiente uso di pietra e legno finemente lavorati e accostati fra loro mette in risalto le conoscenze e le abilità tecniche dei capomastri di un tempo. Gli spazi erano organizzati secondo uno schema semplice e pratico, tipico delle case tradizionali: la stalla, la cucina e la cantina al piano inferiore, le camere al piano centrale con il fienile sopra la stalla, i locali di stoccaggio dei cereali nel sottotetto. D’inverno lo spazio principale diventava la stalla dove grazie al tepore animale, la famiglia poteva riunirsi, svolgere i lavori quotidiani e tramandarsi di generazione in generazione i saperi. Acquistata dal Parco, l’edificio rivive una seconda giovinezza.

Fonte: Parchi Alpi Cozie

La sede e centro visita del Parco naturale della Val Troncea è a Pragelato (TO) in Via della Pineta, frazione La Ruà.Presso la sede è possibile visitare il Museo del Parco, inerente i principali aspetti naturalistici e storici dello stesso (flora, fauna, geologia, geomorfologia, ambienti, architettura e storia).

Il museo naturalistico ospita pannelli che illustrano il Parco e i suoi ambienti, i boschi, l’architettura tradizionale e la sua storia, la flora e la fauna con alcuni esemplari imbalsamati, attento anche alla presenza dell’uomo in Val Troncea, a cavallo di secoli ricchi di storia e di trasformazioni dell’ambiente naturale. Esternamente è stato realizzato un percorso etnobotanico.

Fonte: Parchi Alpi Cozie; Turismo Torino

Il territorio del Parco Naturale della Val Troncea, situato nel cuore delle Alpi Cozie, si estende per una superficie di 3280 ettari occupando la testata del bacino imbrifero del torrente Chisone, le cui sorgenti prendono origine dai Monti Barifreddo e Appenna; è delimitato per gran parte del suo perimetro da cime di tremila metri di altitudine e insiste totalmente sul Comune di Pragelato (proprietario per l’89% dei terreni).Al di sopra delle foreste si apre il favoloso mondo dei fiori alpini, che hanno dato alla valle l’appellativo di Valle dei Fiori. La flora alpina è caratterizzata da più specie radicate in suoli diversi e ben rappresentata dalla stella alpina, dall’astro alpino, dall’astragalo alpino, dalla viola calcarata a cui si aggiungono il ranucolo dei Pirenei, il rododendro, il mirtillo blu, la soldanella, il salice reticolato, il tlaspide, la calta, l’epilobio di Fleisher, l’avena dorata, la genziana maggiore, la driade, la silene o muschio fiorito, la viola del Moncenisio.

Fonte: Parchi Alpi Cozie

Al seguente link www.parchialpicozie.it, nella home page, troverai notizie, eventi, curiosità, social

Scarica l’App Alpi Cozie outdoor

I paesaggi di questa tappa

Altre informazioni utili

PERNOTTARE

Rifugio casa Assietta: rifugio alpino 18 posti letto – prenotazione obbligatoria www.rifugioassietta.it; info@rifugioassietta.it  (posizionato lungo la Strada sterrata dell’Assietta percorribile in auto)
Laval: mulino di Laval – rifugio alpino 18 posti letto https://www.mulinodilaval.it/
Pragelato:  agriturismi, affittacamere, area camper, b&b, hotel

SPOSTARSI

Trasporti pubblici: si

Altre informazioni utili

PERNOTTARE

Rifugio casa Assietta: rifugio alpino 18 posti letto – prenotazione obbligatoria www.rifugioassietta.it; info@rifugioassietta.it  (posizionato lungo la Strada sterrata dell’Assietta percorribile in auto)
Laval: mulino di Laval – rifugio alpino 18 posti letto https://www.mulinodilaval.it/
Pragelato:  agriturismi, affittacamere, area camper, b&b, hotel

SPOSTARSI

Trasporti pubblici: si

NB: Inserire immagine come parallax nella colonna e non nella sezione

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