Pian dell’Alpe – Sestriere (To)

Ciclisti
4

Pian dell’Alpe – Sestriere (To)

Ciclisti
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Pian dell’Alpe – Sestriere (To)

NB: Inserire immagine come parallax nella colonna e non nella sezione

(sono un blocco nascosto, non mi vedrai a frontend)

Percorso

Ricordati di fare sempre attenzione e verificare le previsioni del tempo e l’apertura della strada: in inverno è chiusa.
Consigli sulle stagioni nelle quali intraprendere questa tratta.

STAGIONI CONSIGLIATE:       

Attenzione

Per conoscere i periodi di apertura della Strada e i giorni dedicati a cicloturisti ed escursionisti in cui la strada è chiusa al traffico motorizzato consultare il sito internet della Città metropolitana di Torino

Informazioni sul percorso

  DISLIVELLO: in salita 1000m in discesa 950m

  SVILUPPO: 34,4 km

  DIFFICOLTÀ: MC 

  TEMPO DI PERCORRENZA: 4h / 5h

  TEMPO DI PERCORRENZA PARZIALE: fino a casa Assietta 2h – 2h e 30 min; da casa Assietta a Sestriere 2h – 2h e 30 min

  NOTE TECNICHE:
Siamo arrivati alla tappa regina del nostro viaggio. Oggi percorriamo la strada dell’Assietta.
Saranno 33 km di bellezza a cavallo di val Chisone e Val Susa dove entreremo in sintonia con la storia, i paesaggi, i panorami, le fioriture e l’alta montagna.

Il percorso si svolge completamente sulla strada sterrata dell’Assietta dove non ci saranno difficoltà tecniche, ma parecchie salite e discese che ci faranno faticare e divertire. La strada corre quasi tutta tra i 2000 ed i 2500 metri di quota, toccando i 2560 metri se si sale all’obelisco dell’Assietta. Dovremo tenerne conto perché a queste quote potrebbe fare molto freddo.
Lungo il percorso incontreremo il rifugio Casa Assietta, unico punto di appoggio dove potremo rifornirci di acqua e mangiare qualcosa.
Nei mesi di luglio ed agosto la strada è chiusa ai mezzi motorizzati nei giorni di mercoledì e sabato per permettere a ciclisti ed escursionisti di percorrerla in tranquillità e sicurezza.

E’ possibile tornare a Fenestrelle seguendo una pista sterrata alternativa alla SS23 che costeggia il torrente Chisone attraversando i paesi di Sestriere Borgata, Pattemouche, Pragelato, Fraisse e Laux.

Descrizione

Siamo arrivati alla tappa regina del nostro viaggio. Oggi percorriamo la strada dell’Assietta, costellata di resti di fortificazioni, che si svolge, per buona parte, sopra i 2000m e viene percorsa, ogni anno, da centinaia di ciclisti per la sua bellezza.

Saranno 33 km di bellezza a cavallo di val Chisone e Val Susa dove entreremo in sintonia con la storia, i paesaggi, i panorami, le fioriture e l’alta montagna. 

LUOGHI D’INTERESSE LUNGO LA TAPPA

Sebbene la struttura oggi visibile al colle sia frutto dell’architettura ottocentesca con sensibili ammodernamenti novecenteschi, le prime opere fortificate sul valico risalgono al 1597.
Sin dal decennio precedente, infatti, sono documentati passaggi e scontri militari sullo spartiacque tra truppe sabaude e francesi. Il forte sarà, poi, oggetto di numerosi nuovi passaggi di comando anche nel secolo successivo che ne determineranno un deciso ammodernamento per mano francese nel 1707. Ciononostante, dopo la rottura dell’assedio di Torino e la riconquista sabauda delle vallate, i francesi si ritireranno dalla ridotta, facendola saltare; nella prima metà del ‘700 i Savoia nell’ambito del grande progetto di fortificazione dello spartiacque a monte di Fenestrelle, riadatteranno il forte del Colle delle Finestre inserendolo in un sistema di trinceramenti, ancora oggi parzialmente visibili.

Fonte

La stazione eliografica serviva a fare il ponte visivo tra i punti strategici come i forti, città e altre stazioni simili. La stanza dell’eliografo ha 5 finestre dalle quali si vedono:

  • la stazione eliografica Gran Serin (Lago Grande)
  • il forte S.Chiara e il forte Roncia al Moncenisio
  • Susa
  • Bussoleno
  • Forte delle Valli (Fenestrelle)

I militari ricevevano i segnali luminosi da altre stazioni e li ritrasmettevano ad un’altra stazione. Funzionava con un insieme di specchi su cui si rifrangevano i raggi solari che, appositamente orientati, venivano trasmessi alle altre stazioni e al fondovalle con il sistema Morse. In mancanza di sole, o di notte, funzionava a lume di candela.

Fonte

Sul monte Gran Serin (2640 metri) è collocata una struttura di grosse dimensioni edificata, come tutte le altre del circondario, nel 1897. Essa constava di due batterie, armate rispettivamente di 8 cannoni e di 6 mortai. Oltre ciò il complesso disponeva di una polveriera e di alcuni alloggiamenti per la truppa.  Fino ai primi anni del Novecento una teleferica atta al trasporto rapido degli approvvigionamenti e del materiale militare, funzionava tra Pourrieres (la stazione di partenza era sita nella conca ora occupata dalle acque del bacino della R.I.V.) ed il Gran Serin, ove sono ancora visibili, poco a valle del forte, i resti del pilone d’arrivo. Questo bastione, analogamente agli altri della zona, venne disattivato nel 1915 e smantellato nel 1928.

Sulla montagna venne anche combattuta la Battaglia dell’Assietta.

Fonte

La Cima Ciantiplagna (2.849 metri) è una montagna delle Alpi Cozie. La montagna ha una forma di dosso erboso poco appariscente ed è collocata lungo la linea di cresta che separa la val Chisone dalla Val di Susa, posta proprio al vertice della cresta montuosa che si diparte ad ovest del colle delle Finestre. Dalla sua sommità il panorama è incantevole.

Fonte: Wikipedia
Approfondimento: Gulliver.it

Era il19 luglio 1747, quando a oltre 2.500 metri di quota, si affrontarono i ventimila francesi e spagnoli e i settemilacinquecento piemontesi.

Le truppe franco-spagnole al comando del cavaliere di Belle-Isle,dirette attraverso i valichi alpini verso il forte di Exilles (e quindi Torino), sitrovarono dinnanzi alle difese approntate dai piemontesi, attestati sui trinceramenti del colle dell’Assietta e del Serano, sulla linea di cresta tra le vallidi Susa e Chisone. “Noi autri i bogiomanendasi” disse il tenente colonnello Carlo Novarina Conte di San Sebastiano,l’ufficiale sabaudo che comandava i difensori della Testa dell’Assietta. Dopo oredi aspri combattimenti, con il calar della notte, i francesi si ritirarono. Si trattòdi una vittoria eroica che condusse alla formazione del Piemonte moderno, che proprio dopo quei fatti cruenti acquisì piena sovranità.

Fonte

La Testa dell’Assietta (2.566 metri) è una montagna delle Alpi del Monginevro, nelle Alpi Cozie, posta tra la Val Chisone e la Val Susa, con la sommità e tutto il versante settentrionale compresi nel territorio del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand.

È particolarmente famosa perché sulla sua vetta e nei suoi dintorni si è combattuta il 19 uglio del 1747 la vittoriosa battaglia dell’Assietta, che causò una carneficina con oltre 5.000 morti sul campo (in prevalenza francesi sconfitti). Sulla vetta della montagna è presente dal 1882 un grande obelisco in pietra sormontato da un’aquila in bronzo (simbolo del Club Alpino Italiano) a ricordo della battaglia. A pochi metri di distanza dall’obelisco sorge una stele a ricordo del generale francese Belle-Isle, che combattendo ivi trovò la morte.

Fonte: Wikipedia
Approfondimento

Costruito negli anni 1888-1889 sull’omonimo monte prospiciente la batteria del Mottas, mai utilizzato in battaglia, fu poi smantellato tra il 1915 e il 1928. La struttura era composta da un vasto baraccamento e un magazzino per le artiglierie, oltre che da un piccolo edificio atto al caricamento dei proietti e da una polveriera sotterranea.
La dotazione offensiva della batteria era costituita da svariate postazioni, delle quali sono ancora visibili i basamenti in pietra, collegate tra di loro da una strada coperta con banchina per i fucilieri.

Fonte

Nell’agosto del 1689 i valdesi, di ritorno dall’esilio, arrivarono a Costapiana (2313 metri), sopra Pragelato. Di fronte a loro si presentò lo spettacolo delle Valli valdesi che erano stati costretti, dall’esercito dei Savoia e del re di Francia, ad abbandonare tre anni prima. Da lì ricominciò la battaglia per la riconquista del diritto di vivere sulle loro terre.

Fonte: Parchi Alpi Cozie;  invalchisone.it

All’interno del Parco (Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie), sono presenti opere fortificate costruite tra il 1938 ed il 1942 e nella maggior parte dei casi mai terminate, facenti parte del Vallo Alpino, voluto da Mussolini e costruito prima della Seconda Guerra Mondiale, per proteggere il confine italiano dai paesi limitrofi (Francia, Svizzera, Austria e Jugoslavia). Tre bunker si trovano sul monte Genevris, due bunker mascherati da grange a Monfol, opere fortificate in caverna non completate sopra Monfol, nel Bergà e nei pressi del Gad dove è pure presente, fuori dai confini del Parco, il trincerone anticarro di Ponte Ventoso.

Fonte: Parchi Alpi CozieAtlante delle opere fortificate

Al seguente link www.parchialpicozie.it, nella home page, troverai notizie, eventi, curiosità, social

Scarica l’App Alpi Cozie outdoor

I paesaggi di questa tappa

Altre informazioni utili

PERNOTTARE

Rifugio casa Assietta: rifugio alpino 18 posti letto – prenotazione obbligatoria www.rifugioassietta.it; info@rifugioassietta.it  (posizionato lungo la Strada sterrata dell’Assietta percorribile in auto)
Laval: mulino di Laval – rifugio alpino 18 posti letto https://www.mulinodilaval.it/
Pragelato:  agriturismi, affittacamere, area camper, b&b, hotel

SPOSTARSI

Trasporti pubblici: si

Altre informazioni utili

PERNOTTARE

Rifugio casa Assietta: rifugio alpino 18 posti letto – prenotazione obbligatoria www.rifugioassietta.it; info@rifugioassietta.it  (posizionato lungo la Strada sterrata dell’Assietta percorribile in auto)
Laval: mulino di Laval – rifugio alpino 18 posti letto https://www.mulinodilaval.it/
Pragelato:  agriturismi, affittacamere, area camper, b&b, hotel

SPOSTARSI

Trasporti pubblici: si

NB: Inserire immagine come parallax nella colonna e non nella sezione

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