Percorso
Ricordati di fare sempre attenzione alle previsioni del tempo.
Consigli sulle stagioni nelle quali intraprendere questa tratta.
STAGIONI CONSIGLIATE:
Informazioni sul percorso
DISLIVELLO:720 m D+, 596 D-
SVILUPPO: 15,5 km
DIFFICOLTÀ: E = Escursionistico
TEMPO DI PERCORRENZA: 7h
TEMPO DI PERCORRENZA PARZIALE:S. Germano Chisone – Serre 3h; Serre Perosa Argentina 3h 15min
PUNTI D’ACQUA: S. Germano Chisone (partenza); pianoro Pra Pons; fontana a Borgata Serre
Descrizione
Una bella tappa su sentieri e strade a mezzacosta nel verde e lussureggiante versante a nord. Si passa attraverso borgate che rendono bene l’idea della vita in queste frazioni lontane dal centro e immerse nella vegetazione di media montagna. Si segnala il bel Parco comunale Villa Widemann di San Germano Chisone facente parte della rete OrtensieTO del Pinerolese, da visitare soprattutto in primavera per godere della fioritura delle azalee e delle ortensie, con il caratteristico laghetto con cigni e papere.
Proseguendo lungo il sentiero Verdeacqua, che segue il corso del Torrente Chisone, ci si inerpica sulle alture di San Germano Chisone e Inverso Pinasca, lungo sentieri piacevoli in mezzo al bosco. Si raggiungono le borgate di Pomaretto, paese della bassa Val Germanasca, che ha saputo valorizzare al meglio le sue risorse. Sentieri ben curati, vigne visitabili del vino Ramìe, la zipline ‘il Volo del Dahu’ fino al bellissimo e fiorito centro storico, vincitore, nel 2019, del premio di Comune più fiorito d’Italia. A seguire, dopo un breve tratto, si giunge a Perosa Argentina, luogo di partenza della tappa successiva.
Una bella tappa su sentieri e strade a mezzacosta nel verde e lussureggiante versante a nord. Si passa attraverso borgate che rendono bene l’idea della vita in queste frazioni lontane dal centro e immerse nella vegetazione di media montagna.
In San Germano centro paese, imboccata la stretta e caratteristica via Molino con alcuni murales, la si segue in discesa fino a giungere alla fine della strada asfaltata e si prosegue sulla sterrata che piega leggermente verso destra. A questo punto si segue il percorso naturalistico Verdeacqua indicato e accompagnato da interessanti pannelli esplicativi. In alternativa si può abbreviare di poco il percorso prendendo la sterrata che taglia fra i prati per ricongiungersi al percorso naturalistico poche centinaia di metri dopo. Giunti al bivio si gira a sinistra e si segue la strada sterrata. Poco dopo, raggiunto il cartello che indica il rientro del percorso naturalistico, prendere una traccia a sinistra che attraversa i prati allontanandosi dal torrente Chisone. Si risale verso la provinciale e una volta raggiunta la strada, si gira a sinistra per imboccare dopo pochi metri la strada in salita verso destra seguendo l’indicazione per borgata Marchisa.
Con alcuni tratti ripidi ci si porta in cima alla borgata da cui è possibile godere di una bella vista su Villar Perosa e le montagne circostanti. L’ultimo tornante si trasforma in un breve e ripido tratto di sterrato per poi diventare di nuovo asfalto. Al tornante successivo prendere la strada sterrata sulla destra. Questa si trasforma quasi immediatamente in una bellissima mulattiera contornata da una vegetazione fresca e ombreggiante fra noccioli, carpini bianchi e felci, un tratto veramente piacevole da camminare assaporando la frescura e il silenzio che il bosco regala.
Si segue la strada principale, ben delineata dai muretti a secco, segno di come questi boschi fossero un tempo assai più frequentati. Raggiunto un pianoro chiamato Pra Pons ci si rende facilmente conto che è il luogo perfetto per una pausa e uno spuntino! Qui si trova un casotto degli Alpini, edificio del 1788 e una fontana con acqua fresca.
Terminata la pausa si prosegue sulla mulattiera che costeggia l’edificio degli Alpini e al bivio si prende a destra. Poco dopo ci si imbatte in un bel punto panoramico. Seguire la mulattiera che con dei sali e scendi porta proprio sopra la borgata Saretto (Inverso Pinasca) ignorando le varie stradine di servizio che si dipartono. Proprio quando si arriva in vista della strada asfaltata della borgata, il percorso gira leggermente a sinistra e prosegue sulla dolce mulattiera.
Camminando ancora, poco dopo aver passato il cartello con segnaletica SdF (Strade dei Forti), si incontra un bivio e si prende la destra per proseguire quindi sul sentiero a mezzacosta.
Il successivo bivio che si incrocia lascia spazio alla fantasia: le due strade che lì si separano, infatti, si ricongiungono dopo qualche centinaio di metri per cui la scelta di quale seguire è libera!
Il percorso prosegue e in prossimità di frazione Peyrot la mulattiera si biforca. Prendere a sinistra per raggiungere dopo pochi metri la strada asfaltata e seguirla fino alle ultime case per poi ritornare sulla mulattiera. Prestare attenzione al bivio seguente: è necessario tenersi a mezzacosta verso destra per raggiungere borgata Serre. Qui una bella fontana offre ristoro e spazio per una meritata pausa. Quando si riprende a camminare ci si lascia la borgata alle spalle e, subito dopo le case, si imbocca una strada sulla sinistra, dove è nuovamente presente anche la segnaletica delle Strade dei Forti.
Alla prima curva si abbandona la strada per prendere un suggestivo piccolo sentiero che si snoda sulla destra. Si prosegue quindi fino ad un incrocio dove si prende il sentiero in salita sulla sinistra. Con una serie di ripidi tornanti si raggiunge borgata Valentine, superata la quale la comoda mulattiera porta fino ad Enfous seguendo la pista per MTB. Attraversando la bella borgata si trova facilmente l’imbocco del sentiero. Per questo tratto il percorso delle “Strade dei Forti” coincide con il sentiero del Dahu.
Dopo un centinaio di metri fare attenzione perché si lascia la mulattiera per prendere un sentiero che scende sulla destra. La traccia, a volte poco evidente scende con alcuni piccoli tornanti e attraversa il rio per proseguire e risalire fino alla borgata Clot Boulard. Da qui si raggiunge Pomaretto tramite strada asfaltata e volendo si possono sfruttare alcuni brevi sentieri per tagliare gli ultimi tornanti. Si passa in prossimità del parcheggio per la partenza del Volo del Dahu: l’emozionante zipline sostenibile tra le montagne della Val Germanasca!
Giunti a Pomaretto prendere via Balziglia per attraversare il bel borgo antico fra i fiori e murales che colorano e adornano tutto il centro, passando davanti alla Scuola Latina, sede del museo degli Antichi Mestieri, e agli incroci con i sentieri che portano verso le vigne del Ramìe e la panchina gigante di Pomaretto.
Si consiglia una piccola deviazione per risalire il versante e andare a visitare il vigneto “eroico” didattico con i quattro vitigni che caratterizzano il locale vino Ramìe: Avana, Avarengo, Becuet e Chatus. Nello stesso luogo è presente il “Ciabot”, un’antica struttura in pietra rimasta abbandonata per anni e che, dopo un’attenta ristrutturazione, ora è rinata a nuova vita: in questa struttura si accolgono i turisti e si festeggia ogni anno la vendemmia del Ramìe con brindisi condivisi!
Infine, dopo essere ridiscesi e aver attraversato il centro storico si prosegue per la traccia all’interno dello spazio verde lungo il torrente che si congiunge con l’inizio della prossima tappa, a Perosa Argentina.
Dentro Perosa Argentina è possibile visitare i bunker antiaerei e Poggio Oddone, luogo dove un tempo sorgeva il castello di Perosa e oggi è nato a nuova vita poiché ospita il Parco comunale della Resistenza e della Pace “Alessandro Griglio” con il suo faro commemorativo dedicato.È inoltre situato in un luogo molto aperto e panoramico che gode di una bellissima vista sulla bassa Val Chisone e infatti è stata installata una panchina gigante.
LUOGHI D’INTERESSE
Il Parco e la costruzione di Villa Widemann al suo interno risalgono al 1940. La loro costruzione è stata voluta da Vittorio Widemann, proprietario dell’ex Cotonificio, attivo in Val Chisone fino alla metà degli anni Settanta. La proprietà venne acquisita dal comune del 1979. Il complesso è adibito a Municipio e a Parco attrezzato aperto al pubblico, in centro paese, un’area giochi attrezzata e numerose panchine consentono di fruire di gradevoli angoli del giardino. Il Parco fa parte della rete OrtensieTO – Distretto delle Ortensie del Pinerolese e conta oltre 200 piante di ortensie.
Fonte: Comune San Germano Chisone
Dal Parco Comunale Villa Widemann ha inizio il percorso storico-naturalistico Verde Acqua, che si snoda lungo la destra orografica dell’asta del Chisone e terreni limitrofi, fino a raggiungere il bacino di Villar Perosa, ed evidenzia buone condizioni di naturalità.
Il territorio comprende infatti un ecosistema formato da prati pianeggianti e da un bosco planiziale e ripario di fondovalle che presenta aspetti di indubbio valore paesaggistico e vegetazionale ed è un’oasi di rifugio per una considerevole avifauna di passo e stanziale, tra cui segnaliamo l’airone cenerino e il germano reale.
Il vino ramìe è una doc prodotta nei soli comuni di Pomaretto e Perosa Argentina, con uve autoctone quali Avanà, Avarengo, Chatus, Becuer e Neretto su terrazzamenti ricavati in versanti dalla marcata pendenza. Il sentiero del ramìe si snoda nel comune di Pomaretto e attraversa questi terrazzamenti, permettendo di vedere i vari ciabot (piccole costruzioni per il ricovero degli attrezzi) e la monorotaia per facilitare la coltivazione di questi vigneti, che rientrano a pieno titolo nella classificazione di “eroici”. Il Ramìe prende il nome dai rami che si ricavano dal disboscamento effettuato per fare spazio ai nuovi terrazzamenti.
Il percorso ad anello sale sul ripido versante esposto a sud dove vengono allevate le diverse varietà di uve, offrendo spettacolari scorci panoramici sulla valle e sul paese.
Fonte: Terre del dahu, Itinerari del gusto
Pomaretto Comune Fiorito è un progetto nato nel 2010 e culminato con la partecipazione al concorso europeo in Slovenia e a quello mondiale in Canada e con il premio “Comune più Fiorito d’Italia”nel 2018, conquistando il cartello con i quattro fiori oro anziché rossi.
Punto forte del paese è la partecipazione spontanea dei cittadini. Molto curate le rotonde nelle vie principali. Molto particolare quella all’ingresso all’interno della quale è stato ricostruito un mulino ad acqua perfettamente funzionante. Nel paese è possibile ammirare parecchi scorci caratteristici come gli antichi lavatoi, ripresi e fioriti per esaltarne la bellezza.
Un brivido a oltre 100 km/h. Il Volo del Dahu attraversa in volo la val Germanasca che si apre sotto i tuoi piedi con la zipline, sorvola le vigne eroiche dove si coltiva il vino Ramìe, respira a pieni polmoni l’aria fresca di montagna lanciandoti a tutta velocità. Un’avventura da vivere in sicurezza per provare sulla propria pelle un minuto di pura adrenalina e scoprire il paesaggio con occhi completamente nuovi.
Il volo del Dahu in numeri: 100 metri di lunghezza della zipline; 150 metri di altezza dal suolo; 120 km/h di velocità. Il volo dura in media 45 secondi, con una velocità massima di circa 120 km/h nella parte iniziale (tempo e velocità dipendono dal tuo peso, dal vento e da altri fattori non dipendenti dalla struttura.
La Scuola Latina è un centro di cultura locale, inaugurato nel 2006 e gestito dall’Associazione “Amici della Scuola Latina”, che si occupa prevalentemente di cultura materiale (in alcune sale è presente un’esposizione sui mestieri tradizionali) e lingue minoritarie (occitano, francese).
Il parco della Pace e della Resistenza si trova nei pressi della borgata Forte ed ospita il Faro della Libertà, eretto dal comune di Perosa Argentina per commemorare i suoi caduti, e, dal 2021, la Big Bench. Il parco, immerso nella natura, sorge sui resti di Poggio Oddone, fortificazione medievale abbattuta negli anni a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. In origine era PodiumOdonis, dal nome di Oddone di Savoia, la cui vedova Contessa Adelaide, concedeva all’abbazia benedettina di Santa Maria di Pinerolo, da lei fondata, tutti i diritti di sovranità feudale e di proprietà fondiaria sugli uomini e sulle cose di Perosa e di San Martino.
Questo punto panoramico offre una splendida vista sulla bassa Val Chisone e sul comune di Pomaretto ed è raggiungibile esclusivamente a piedi.
Fonte: Proloco
I rifugi antiaerei di Via Roma sono nati durante la II guerra mondiale, quando gli anglo-americani lanciarono bombe contro gli italo-tedeschi per distruggere le industrie belliche. Uno dei due rifugi di Perosa è stato costruito nel 1941 e poteva ospitare da 61 a 82 persone. Mentre il secondo rifugio di Via Roma risale al periodo 1943-44 ed è stato costruito a seguito delle ripetute ed insistenti richieste della popolazione. Aveva una capienza di 344 persone ed un ‘camino’ di 17 metri. Durante la visita si rivivono, grazie ad effetti sonori, le emozioni provate durante le lunghe ore passate nei rifugi nel momento del pericoloso bombardamento
Fonte: Proloco
I paesaggi di questa tappa
Il decalogo del viaggiatore
Prima di partire ricordati sempre queste poche regole utili ad organizzare e gestire il tuo cammino
1. Consulta sempre le previsioni del tempo
2. Utilizza un abbigliamento adeguato al percorso scelto
3. Scarica la traccia GPX sul tuo cellulare
4. In caso di emergenza chiama il 112
5. Avvisa sempre qualcuno della tua partenza e informalo sul percorso
6. Rispetta la flora, la fauna e le colture
7. Non gettare per terra fazzoletti di carta, lattine, bottiglie e sigarette
8. Riporta a casa i tuoi rifiuti o aspetta di trovare un cestino