Percorso
Ricordati di fare sempre attenzione alle previsioni del tempo.
Consigli sulle stagioni nelle quali intraprendere questa tratta.
STAGIONI CONSIGLIATE:
Informazioni sul percorso
DISLIVELLO: 316 m D+, 235 m D-
SVILUPPO: 13 km
Se si decide di visitare il Castello di Miradolo lungo il percorso occorre aggiungere un paio di km allo sviluppo totale
DIFFICOLTÀ: E = Escursionistico
TEMPO DI PERCORRENZA: 4h
Se si decide di visitare il Castello di Miradolo lungo il percorso occorre aggiungere 1 o 2 ore di tempo di percorrenza
TEMPO DI PERCORRENZA PARZIALE: Pinerolo – borgata Gay 1h 30 min; Borgata Gay – Borgata Turina 1h; Borgata Turina – San Germano Chisone 45 min
PUNTI D’ACQUA: Pinerolo (partenza fontana in borgata Gay; fontana in borgata Turina; fontana a San Germano Chisone)
Descrizione
Questa bella e breve tappa consente di visitare diversi luoghi della rete OrtensieTO: il distretto pinerolese delle ortensie, ovvero il cosiddetto’“Ortensieto diffuso” del Pinerolese. Un cammino all’insegna della scoperta di questi meravigliosi fiori ornamentali e dei giardini in cui dimorano. Si parte da Pinerolo per giungere a San Secondo di Pinerolo dove si incontra il Castello di Miradolo luogo dove si tengono mostre ed eventi, nonché un centro di ricerca culturale, naturalistica e didattica. Vale la pena visitare il suo storico parco poiché al suo interno sono ospitate specie locali ed esotiche e alberi monumentali veramente spettacolari.
Proseguendo, attraverso sentieri in mezzo al verde, si sale passando in parte nel Comune di Prarostino si giunge alla borgata Turina facente pare del Giardino Diffuso di San Germano Chisone con il Parco Comunale Villa Widemann (in entrambi vi si trovano infatti oltre 300 piante di ortensie) che si raggiunge proseguendo fino all’abitato di San Germano Chisone.
Questa bella e breve tappa ha la connotazione di toccare diversi luoghi della rete OrtensieTO: il Distretto Pinerolese delle ortensie, ovvero il cosiddetto “Ortensieto diffuso” del Pinerolese. Un cammino all’insegna della scoperta di questi meravigliosi fiori ornamentali e dei giardini in cui dimorano.
Partendo da via Giustetto (Pinerolo Abbadia) si imbocca la rotonda per girare a sinistra in via Fontanini dove è presente un sottopassaggio per pedoni e biciclette. Uscendo dal sottopasso si prosegue dritto in direzione del gruppetto di case (via Bassino) e si imbocca la strada sterrata sulla sinistra seguendola fedelmente fino a incrociare via Madonnina: una strada mezza asfaltata e mezza sterrata, dove si trova la Scuola Federale Nazionale di Equitazione di Pinerolo.
Girare a destra in via Madonnina, seguirla fino a incrociare la strada provinciale e girare a destra. Dopo pochi metri si oltrepassa il cartello località Miradolo – Strada Reale dei Vini torinesi e si prosegue sulla provinciale fino a oltrepassare il ponte sul fiume Chisone. All’incrocio dopo il ponte ci si imbatte in uno degli ingressi del Castello di Miradolo. L’ingresso principale si trova 100 metri a sinistra, per informazioni, orari, visite e per sapere quali eventi sono in calendario conviene fare riferimento al sito https://www.fondazionecosso.com/ .
Il Castello di Miradolo oggi, infatti, è un luogo dove si tengono mostre ed eventi, nonché un centro di ricerca culturale, naturalistica e didattica, a pochi chilometri da Torino. Vale la pena visitare il suo storico parco poiché al suo interno sono ospitate specie locali ed esotiche e cinque alberi monumentali veramente spettacolari. E’ una sorpresa varcare i cancelli della proprietà: l’ambiente cambia completamente, sembra di entrare in un’altra dimensione: è il regno del silenzio, della frescura e dell’ombra (anche in piena estate), della vista che spazia e delle tonalità più disparate di verde. La presenza di canali irrigui interni e del torrente Chisone nelle vicinanze, oltre che la posizione particolarmente felice da un punto di vista climatico, in una zona di pianura ma vicino alle montagne, lo rendono un sito di notevole interesse anche da un punto di vista ecologico, quindi ideale per molte specie animali e vegetali. Il sito fa parte anche della rete OrtensieTO, il distretto pinerolese delle ortensie.
Uscendo dal Castello si ritorna all’incrocio dal quale ci si era allontanati per visitarlo e si prosegue sulla provinciale per girare a destra in via Einaudi e seguire fedelmente la strada. Si passa all’interno di un cortile di un cascinale e al fondo si gira a destra in prossimità della palina con indicazione (borgata) Gay. Si attraversa la frazione, nella quale si incontra la segnaletica delle “Strade dei Forti”, e prosegue fino a incontrare una divertente scultura di una bicicletta con una ruota enorme. Lì si gira a sinistra per prendere un sentiero che parte deciso in salita e che si ricongiunge con strada asfaltata più avanti. La strada si alterna tra asfalto e sterrato tra castagni e noccioli e si passa di fianco a qualche villa con giardino e alberi da frutto. E’ rilassante camminare godendosi questo paesaggio di campagna pedemontana e scoprire ogni tanto un bello scorcio sulle colline pinerolesi.
Continuare a seguire le indicazioni per borgata Gay. Giunti alla borgata si prosegue sulla strada asfaltata fino a incontrare … una bella fontana dove rinfrescarsi e fare una ricarica di acqua!
Quando si è pronti a ripartire girare a sinistra dopo la fontana dove si trova una palina con indicazioni sentieristiche, tra cui quella delle Strade dei Forti, e seguire per borgata Turina e San Germano Chisone.
La pista è inizialmente una strada, ma poi si trasforma in un bel sentiero immerso nel bosco tra castagni, carpini e frassini…dove è facile, se si osserva bene, trovare tracce degli animali selvatici che abitano questo bosco!
Si giunge sulla strada asfaltata all’altezza di Ponte Palestro e si prosegue verso sinistra. Al bivio successivo si gira di nuovo a sinistra e si prende la strada per Turina e Fossat fino a giungere in prossimità di un pilone (sulla sinistra), al di fianco della quale parte un sentiero alternativo alla strada e utile per i pedoni. Ci si incammina sul sentiero per un tratto e poi si abbandona la traccia principale in corrispondenza della borgata Fossat, dove si prende la strada in salita sulla sinistra lasciandosi borgata e case sulla destra.
Seguire sempre questa strada nel bosco fino ad arrivare a frazione Turina. Subito prima dell’ingresso in paese da sentiero, esisteva un tempo una ridotta militare ed era presente anche una torre dalla quale deriva il nome stesso della frazione. Dentro la borgata è presente il cartello della segnaletica delle Strade dei Forti, apposto su una bacheca in legno. Di fronte alla bacheca, al di là della piazza, si trova un edificio con portico al di sotto del quale è presente una fontana di acqua potabile. Quell’edificio era un tempo la scuola della frazione!
A Turina è presente inoltre una bella zona che può fungere da riparo per una sosta. Si tratta di un prato terrazzato leggermente sopraelevato rispetto alla piazza ove è presente un tendone dell’Associazione Turinella, un piccolo parco giochi per bambini e dove si possono ammirare le ortensie dell’Ortensieto diffuso. Poco lontano dalla piazza vi è un ristorante.
Per proseguire da Turina prendere la strada leggermente in discesa a destra dell’edificio porticato e raggiunti i bidoni della raccolta differenziata girare a sinistra. La strada continua e si possono seguire le indicazioni della ciclabile fino alle frazioni successive (Chiabrandi, Ciauvina, Ronchi). Dopo un primo tratto di strada si incontra un bivio e si prende a sinistra per Chiabrandi. Quando si raggiunge la borgata la si attraversa e si prosegue fino a San Germano, dove si gira a sinistra in via Vittorio Veneto per arrivare in centro paese.
A San Germano consigliamo la visita al Parco Villa Widermann, altro punto tappa dell’OrtensieTO dove si trova il Comune di San Germano. Si tratta di un bel giardino con un sentiero botanico molto bello che si sviluppa tra ortensie, faggi secolari e piante esotiche anche antiche.
LUOGHI D’INTERESSE
Il Castello di Miradolo è situato all’imbocco della Val Chisone e della Val Pellice, da dove si gode una meravigliosa vista sul Monviso. È costituito da una parte nobiliare e da una zona rustica, che tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento assumono una conformazione molto simile all’attuale. Dal Castello di Miradolo si gode una meravigliosa vista sul Monviso.
A fine 700 Maurizio Massel di Caresana trasforma l’antica cascina di Miradolo in residenza nobile. Dopo anni di decadimento, a seguito della morte dell’ultima erede, il castello rinasce grazie al lavoro della Fondazione Cosso, dal 2008 ad oggi.
Fonte: Fondazione Cosso
Questo piccolo borgo accoglie il visitatore con oltre 100 piante di ortensie, in epoca francese fu sede di un piccola ridotta.
Il Parco e la costruzione di Villa Widemann al suo interno risalgono al 1940. La loro costruzione è stata voluta da Vittorio Widemann, proprietario dell’ex Cotonificio, attivo in Val Chisone fino alla metà degli anni Settanta. La proprietà venne acquisita dal comune del 1979. Il complesso è adibito a Municipio e a Parco attrezzato aperto al pubblico, in centro paese, un’area giochi attrezzata e numerose panchine consentono di fruire di gradevoli angoli del giardino. Il Parco fa parte della rete OrtensieTO – Distretto delle Ortensie del Pinerolese e conta oltre 200 piante di ortensie.
Fonte: Comune San Germano Chisone
Dal Parco Comunale Villa Widemann ha inizio il percorso storico-naturalistico Verde Acqua, che si snoda lungo la destra orografica dell’asta del Chisone e terreni limitrofi, fino a raggiungere il bacino di Villar Perosa, ed evidenzia buone condizioni di naturalità.
Il territorio comprende infatti un ecosistema formato da prati pianeggianti e da un bosco planiziale e ripario di fondovalle che presenta aspetti di indubbio valore paesaggistico e vegetazionale ed è un’oasi di rifugio per una considerevole avifauna di passo e stanziale, tra cui segnaliamo l’airone cenerino e il germano reale.
I paesaggi di questa tappa
Il decalogo del viaggiatore
Prima di partire ricordati sempre queste poche regole utili ad organizzare e gestire il tuo cammino
1. Consulta sempre le previsioni del tempo
2. Utilizza un abbigliamento adeguato al percorso scelto
3. Scarica la traccia GPX sul tuo cellulare
4. In caso di emergenza chiama il 112
5. Avvisa sempre qualcuno della tua partenza e informalo sul percorso
6. Rispetta la flora, la fauna e le colture
7. Non gettare per terra fazzoletti di carta, lattine, bottiglie e sigarette
8. Riporta a casa i tuoi rifiuti o aspetta di trovare un cestino